Il Territorio

Cascata delle Marmore, una storia lunga 500mila anni

La storia della Cascata delle Marmore inizia ben 500mila anni fa. È in quel momento, infatti, che cominciano le vicissitudini geologiche del territorio che crearono le condizioni affinché il Velino si gettasse nel Nera dando vita alle cascate. Queste regolano il drenaggio di acque superficiali di un'ampia area e pongono in collegamento due bacini intramontani, quello di Rieti con quello Tiberino. Tali aeree sono di origine tettonica e sono collegate all'innalzamento degli Appennini.
Il Velino si spinse a Nord del Bacino di Rieti e trovò un varco tra le dorsali montuose (Piano di Canale) che, già 100mila anni fa, gli permise di mescolare le sue acque con quelle del Nera, che aveva seguito l'evoluzione geologica della conca ternana. Il letto del Nera era molto più in alto rispetto a quello attuale, almeno 60 metri, e il congiungimento tra i due fiumi più che da una cascata era allora rappresentato da un insieme di rapide.
Una confluenza che, però, nel corso degli anni venne a sparire a causa di una diga naturale formata dai travertini, che derivavano dalle acque ricche di carbonato di calcio del Velino. Non potendo più defluire a valle nel Nera, le acque del Velino andarono ad allagare la piana reatina.
Da una prima confluenza naturale si arriva quindi ad una artificiale, grazie all'opera idraulica eseguita dai Romani che compresero la fertilità della piana reatina e quindi realizzarono un canale nella zona di travertino in modo da far defluire le acque e bonificare la zona. Nascono così le Cascate delle Marmore che oggi conosciamo.

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