Il Territorio

Il Museo Diffuso dei Plenaristi - Umbria del Sud, un viaggio tra natura e arte, ora come nel passato

Un percorso che ci permette di ammirare la bellezza dei paesaggi che ispirarono i dipinti di artisti provenienti da tutta Europa tra il '700 e l'800, riscoprendo le tappe proprio dai punti dove le opere vennero realizzate: dalla Cascata delle Marmore al Lago di Piediluco, a Terni e Narni

C’è nella Conca Ternana, oltre a quelli tradizionali, il nuovo "Museo Diffuso dei Plenaristi”. Si tratta di un museo diverso, non tradizionale, quello presentato da parte dei Comuni di Terni e Narni, della Fondazione Carit e del Mibct, nell'ambito del progetto "La valle incantata: musei e percorsi per una nuova esperienza della bellezza”. E' stato quindi ricostruito un percorso che si snoda lungo una direttrice di transito, lungo strade consolari, sentieri dove tra il Settecento e l’Ottocento ci si poteva imbattere in intellettuali ed artisti in viaggio culturale, provenienti da tutta Europa. Nel loro itinerare di arricchimento culturale, questi viaggiatori d’eccellenza, immortalarono e resero note le bellezze del paesaggio italiano, tra cui quelle dell’Umbria Meridionale, nella provincia di Terni, e le raccontarono al mondo attraverso le loro opere, siano state queste scritti, dipinti o fossero state tradotte in musica.

Plenaristi furono gli artisti che dipinsero le loro opere direttamente in ambienti aperti (a tal proposito: il loro nome è la contrazione italiana del francese "en plein air”, all’aperto) e naturali, resero immortali scorci di paesaggi rurali, monumenti celebri o meno, trasferendo con il loro pennello, attraverso lo sviluppo anche di nuove tecniche pittoriche, la bellezza e le atmosfere su tela.

L’idea del Museo dei Plenaristi è, quindi, quella di far rivivere al turista le sensazioni che provarono quegli speciali artisti, individuando per i visitatori delle soste nello stesso punto in cui quegli straordinari pittori ritrassero gli stessi i luoghi, ancora oggi riconoscibili e di immutata bellezza. La ricostruzione dei punti di sosta è avvenuta lungo il percorso attraverso le opere, riportate in copia in apposite strutture, per dare l'opportunità al turista di compararne il paesaggio, ammirando quello di un tempo, impresso su tela, con quello naturale ancora oggi esistente.  I quadri originali sono conservati in tutto il mondo, in musei eccellenti tra i quali il Louvre. Le attrazioni di qualità si sviluppano così principalmente lungo il corso del fiume Nera, che diventa asse portante dell’iniziativa: il percorso tocca tutti i luoghi che avevano accolto gli artisti italiani e soprattutto stranieri, quelli si impegnavano nel Grand Tour in Italia.

L'itinerario è percorribile a piedi ed ha come capisaldi la Cascata delle Marmore, sia nel Belvedere inferiore che superioreil Ponte di Augusto a Narni, di epoca romana, tra le cui rappresentazioni spiccano quelle di J.B.C. Corot, la Valle del NeraTerniPapigno ed i suoi boschi ed il Lago di Piediluco, vera perla naturalistica, che sembra aver mantenuto immutato fascino ed atmosfera.

Per gli amanti della tecnologia, è inoltre presente un innovativo Cinema 6D, presso l'InfoPoint della Biglietteria della Cascata delle Marmore, che attraverso l'unione delle più moderne conoscenze con l'arte del passato, consente di viaggiare virtualmente all'interno dei meravigliosi quadri...e se il momento storico che stiamo vivendo non consente ancora di usufruirne in presenza, vi consigliamo di visitare l'archivio delle opere, con i filmati online, nel sito ufficiale del Museo dei Plenaristi e dei Beni Culturali.



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