Il Presepe galleggiante di Piediluco... e quello di Greccio

Il legame tra l'Umbria e il presepe risale alle sue stesse origini. La prima rievocazione storica della Natività, infatti, è stata realizzata a Greccio la notte di Natale del 1223 da san Francesco di Assisi. Fu la prima volta di una tradizione che poi si è diffusa in tutto il mondo e che costituisce uno degli elementi caratteristici del Natale: quasi in ogni casa, dal giorno dell'Immacolata sino all'Epifania, si può trovare una rappresentazione della Natività. Una tradizione che, proprio per il suo alto valore, ha ottenuto anche il riconoscimento di Patrimonio immateriale dell'umanità dell'Unesco.

Se a Marmore ogni anno si realizza la rievocazione della nascita di Gesù a Betlemme nel contesto altamente suggestivo del parco della Cascata, non da meno è il presepe di Piediluco.

Nel piccolo borgo medievale adagiato sull'omonimo lago, il secondo per grandezza in Umbria, ogni anno viene realizzato un presepe galleggiante. Le statue a grandezza naturale si possono ammirare da piazza Orietto Bonanni e dalla suggestiva passeggiata sul lungolago. Bello di giorno, è ancora più magico di notte quando viene illuminato da un suggestivo apparato di luci, che creano riflessi colorati sulle acque del lago.

Il presepe galleggiante di Piediluco può anche vantare il primato di essere il primo presepe di questo tipo realizzato in Italia. Viene esposto tradizionalmente dal giorno dell'Immacolata Concezione (8 dicembre) sino, almeno, a quello dell'Epifania (6 gennaio).

A pochi chilometri c'è anche Greccio, la culla stessa del presepe. Qui ogni anno viene realizzata la Rievocazione storica del presepe di Greccio del 1223, quello del 'Poverello di Assisi' insomma. Tale rappresentazione è costituita da sei quadri viventi con personaggi in costumi medievali. Sempre nel piccolo borgo reatino nel periodo natalizio si svolge anche la Mostra nazionale dei presepi, che espone decine di opere provenienti da tutta Italia.