Il Territorio

Alla scoperta del Lago di Piediluco

A poca distanza dalla Cascata delle Marmore si trova il lago di Piediluco. Circondato dal verde dei boschi che arrivano sino alle sue sponde, lo specchio d'acqua ricorda per molti aspetti i piccoli laghi alpini. Molto suggestivo, d'inverno, il riflesso nelle acque del lago del monte Terminillo innevato. D'estate, proprio grazie alla vegetazione che lo circonda, è il luogo ideale per godersi un piacevole frescura.

Il lago, con un perimetro di 13 chilometri, non è particolarmente grande ed è, insieme ad altri laghetti in provincia di Rieti, ciò che resta dell'antico Lacus Velinus, un bacino di grandi dimensioni di origini alluvionali venutosi a formare nel Neozoico. Le sue acque sono alimentate dal Rio Fuscello e da canali realizzati dall'uomo che lo collegano al fiume Velino, che è anche il suo emissario. Dopo essere uscito dal lago di Piediluco, il fiume si getta nel Nera, formando le Cascate delle Marmore.

In primavera ed estate, nei giorni festivi e prefestivi è possibile ammirare tutta la bellezza del lago facendo un'escursione in battello della durata di circa 45 minuti, grazie a un servizio organizzato svolto dalla Miralago Srl.

Molto suggestivo, soprattutto quando il sole è tramontato e le luci si sono accese, è anche il riflesso del borgo medievale nelle acque del lago che si può ammirare a bordo di una barca o dal Monte Caperno meglio conosciuto come la Montagna dell'Eco, per via del ritorno acustico che si può sentire dalla cima della collina (il punto più alto misura 550 m sul livello del mare). Proprio qui si trova la statua della Madonna che, alta più di due metri e verniciata di bianco, è visibile anche dal centro abitato di Piediluco. Sono più di 100 anni (vi è stata posta nel 1911) che la Madonna protegge il lago e i suoi abitanti. Per raggiungere la statua dalla sponda del lago basta percorrere un breve e facile sentiero che si snoda in mezzo a un bosco di lecci.

Il paese è invece sovrastato dalla rocca medievale che fu realizzata nell'XI secolo e poi ricostruita da Blasco Fernandez, cugino del cardinale Albornoz, che ne entrò in possesso nel 1364. Oggi di tale struttura fortificata restano soltanto alcune parti: il cassero, resti di alcune sale di rappresentanza e tratti delle mura che la univano al paese.

Durante l'escursione a Piediluco ci si può facilmente imbattere nella nazionale azzurra di canottaggio che utilizza le acque del lago per i suoi allenamenti e meeting internazionali. Sulle rive del lago si trova il Centro nazionale Remiero Paolo D'Aloja.

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