Il Territorio

La cascata delle marmore attende l'autunno

Segnato il record di presenze nell'estate 2019, la Cascata delle Marmore si prepara ad arricchire la sua proposta turistica per l'anno

La Cascata delle Marmore va, nonostante le polemiche, le incomprensioni. Alla fine della stagione estiva 2019 è stato registrato un record di presenze, che non era per niente scontato, segno che l’attrazione di questo spettacolo della natura continua ad affascinare visitatori e turisti. Intanto viene confermato che l’apertura del parco ed il rilascio dell'acqua avverrà solo nei fine settimana, almeno fino al prossimo fine anno. Poi si deciderà per il futuro. Si stanno anche definendo le questioni relativamente ai "Percorsi”, alle abitudini degli abitanti di Marmore per l’uso del Parco dei Campacci ma soprattutto si andrà ad una regolamentazione complessiva di un "tesoretto” ritrovato.

Rimangono le cascate, bellissime ed affascinanti, qualche volta visibili con poca acqua ma pur sempre accattivanti: la loro "apparizione” davanti agli occhi dei turisti è davvero scenografica: viene annunciata solo dal pulviscolo acqueo e solo alla fine si vede la gran massa d’acqua scendere nel fiume Nera. Viene sottolineato sempre che la maggior parte dell’opera è frutto del console romano Curio Dentato, che deviò il corso del Velino ma in pochi mettono in risalto l’abilità degli ingegneri di quella che era la " Terni, società dell’industria e l’elettricità”, che è riuscita, tramite tunnel a dividere la portata del Nera all’altezza di Triponzo per farne defluire una gran parte nel Lago di Piediluco, sì da aumentare la potenzialità del bacino. Insomma, si avvera che il Nera è anche l’affluente di se stesso. Un caso unico al mondo.

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