Leonardo da Vinci, dalla Cascata delle Marmore al Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze

Domani 16 maggio 2018 al Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze si dibatterà sul paesaggio di Leonardo da Vinci, che per lo storico dell'arte Luca Tomìo raffigura la Cascata delle Marmore

Nel 2019, precisamente tra un anno, si celebrerà la figura di Leonardo da Vinci, il grande artista del quale ricorreranno esattamente 500 anni dalla morte, avvenuta nel 1519. Per questo motivo il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze ha voluto, in questo 2018, rendere omaggio al grande Maestro, proponendo in esclusiva il restauro del Codice sul volo degli uccelli della Biblioteca Reale di Torino, ma aprendo anche al dibattito su uno dei suoi disegni ultimamente molto discussi.

Il paesaggio di Leonardo: Vallata dell’Arno o Cascata delle Marmore?

Come già più volte dichiarato anche nel nostro blog, lo storico dell’arte Luca Tomìo ha evidenziato come il disegno di Leonardo da Vinci intitolato "La valle dell’Arno” sia erroneamente attribuito alla vallata toscana, in quanto la corretta identificazione iconografica lo riconduce alla Cascata delle Marmore di Terni.

Una scoperta, questa, avallata anche da importanti studiosi quali il critico d’arte Vittorio Sgarbi(che ha voluto sottolineare la forza identitaria dell’opera con il soggetto "naturale” umbro) e già protocollata dal dott. Francesco Scoppola, Direttore Generale Educazione e Ricerca del Mibact.

Ma essendo il dibattito ancora aperto, in quanto molti studiosi fiorentini tra cui il dott. Alessandro Vezzosi – Direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci sono fermamente convinti del contrario, il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze ha indetto per domani, 16 maggio 2018, un pomeriggio all’insegna dei Paesaggi disegnati da Leonardo da Vinci, al quale prenderà parte anche Marzia Faietti – Coordinatrice della Divisione Educazione e Ricerca e del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, Francesco Scoppola - Direttore Generale Educazione e Ricerca, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e forse Antonio Paolucci – già Direttore dei Musei Vaticani.

Un pomeriggio interessante, quello di domani a Firenze, per cercare di chiarire definitivamente questa scoperta sensazionale, già avallata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, a un passo dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale.