Artigianato & enogastromia

Coratella: un piatto semplice ma gustoso

La coratella è una delle più note specialità umbre, preparata a partire da frattaglie e interiora commestibili di animali di piccola taglia, quali agnelli, conigli, polli e, all'occorrenza, maiali. Si parla del famoso "quinto quarto", per distinguerlo dai tagli pregiati che in tempi a noi lontani erano destinati ai ricchi. La coratella nasce, infatti, come piatto povero composto da trachea, polmoni, cuore, fegato, rene e milza, insaporiti da verdure, formaggi e erbe aromatiche.
In passato veniva preparata soprattutto nel periodo di Pasqua, in concomitanza con il ritorno dei greggi e la macellazione degli animali, ma con il passare degli anni è diventata un piatto apprezzato durante tutto l'anno.


Regione che vai, coratella che trovi
Nel Centro Italia ogni regione ha la sua personale versione della coratella, ma la ricetta classica, che prevede pomodori, cipolla, peperoncino e vino bianco, rimane tuttora la più apprezzata. Prima di cucinarle, le frattaglie vengono messe a bagno in una soluzione di acqua e aceto per circa due ore, tagliate a cubetti e poi fatte rosolare in padella. Le interiora hanno consistenze e tempi di cottura differenti, per questo si mettono a cuocere prima cuore e polmoni e poi si aggiunge il resto.
Può essere usata come antipasto, accompagnata dalla torta al testo, o come secondo piatto, servito caldo e spolverato con finocchio, alloro o basilico, ma esistono anche la coratella fritta e quella in umido.


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